Vacanze in Coppia pro e contro

Aricolo pubblicato dal Dr. Andrea Ronconi psicologo sessuologo psicoterapeuta il 08/09/2010 su

SLIDE ITALIA, Edizioni Are Srl - Rovereta, Repubblica di San Marino

Vacanza in coppia pro e contro

Caro Dottore, è da mesi che con il ragazzo con cui convivo stringiamo i denti in attesa delle ferie di settembre. L’estate per noi è un periodo di duro lavoro e non mancano i conflitti ogni volta che si torna a casa. Tra i litigi continui e lo stress che stiamo accumulando, abbiamo comunque deciso di regalarci una vacanza nella speranza che ci sia d’aiuto ad affrontare e risolvere con calma i nostri conflitti. Lui però sostiene che sarebbe meglio staccare con i problemi e parlarne una volta tornati dal viaggio. Insomma anche su questo punto non riusciamo ad accordarci. Lei cosa ci consiglia?

 

Gent.ma Signorina, non ho sufficienti informazioni sulla vostra situazione relazionale per riuscire a darle i suggerimenti che lei, giustamente, si aspetta. Credo però che, insieme, possiate imparare ad affrontare i vostri conflitti nel momento stesso in cui si presentano e senza procrastinare, cioè senza rimandare i tentativi di soluzione a un momento non meglio definito. Naturalmente questo non è sempre possibile, almeno nella misura in cui il contesto e la tipologia del conflitto condizionano inevitabilmente le possibilità di affrontare nell’immediato i problemi. Ma abituarsi a riconoscere, comunicare e risolvere i problemi nel “qui e ora” piuttosto che chissà dopo quanto tempo, aumenta indubbiamente le probabilità di risolverli in maniera efficace e profonda, e nel contempo permette a entrambi di conquistare una buona sicurezza sulla capacità di migliorare insieme e in tempi ragionevoli la qualità della vita di coppia. La capacità ottimale di una coppia a risolvere i contrasti mano a mano che si presentano può aiutare nel tempo entrambi i partner a mettere in atto una serie di atteggiamenti e di soluzioni comunicative che, se adeguati alla situazione, possono avere un effetto addirittura preventivo, tale cioè da diminuire le probabilità che gli stessi problemi si ripresentino o da evitare che vengano considerati persino come eventi conflittuali.

Un viaggio, una vacanza hanno in sé le migliori potenzialità per aiutare una coppia a trovare equilibrio e serenità. Questo può essere particolarmente vero per le problematiche di natura sessuale, quelle cioè che vengono mantenute nel tempo da un ambiente che minaccia il vissuto di intimità e di libertà nella fruizione del piacere (come abitare in un appartamento condiviso con altri inquilini o contiguo a quello dei familiari di lui o di lei). Molto spesso cambiando contesto è possibile viversi e vivere il proprio rapporto diversamente, in modo più libero dai condizionamenti appresi, reali o presunti che siano, e che hanno finito per inibire il libero scambio fra partner. D’altra parte una vacanza in coppia, senza figli e lontano da quei fattori di distrazione che fanno sempre parte del contesto di convivenza abituale, può aiutare i partner a chiarire e a chiarirsi ciò che non va nel rapporto, focalizzando l’attenzione sull’intensità del disagio percepito da ciascuno. La vacanza, pur rimanendo un‘esperienza desiderata solitamente da tutti, può non rivelarsi sempre o necessariamente un evento rinforzante la coesione di coppia. La sua potenzialità è quella di stimolare un certo cambiamento, che poi potrà essere positivo o negativo. Qualunque siano gli effetti di una vacanza sul vissuto di coppia in termini migliorativi, neutri o peggiorativi, la maggior parte dei fattori causali rimangono nella responsabilità di entrambi i partner, nel loro modo di pensare, comportarsi e comunicare prima, durante e dopo le ferie.