Autorealizzazione e Responsabilità

Tratto da articolo pubblicato il 08.08.2011 su RIMINI DONNA, RD Editore da Rimini Comunicazione srl

scritto dal Dr.Andrea Ronconi Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo a Rimini "Autorealizzazione e Responsabilità"

 

Le persone fin da giovanissime e anche più avanti nell’arco della vita sviluppano aspettative, obiettivi e “sogni” sul proprio futuro personale e relazionale che chiedono di essere realizzati, motivando e condizionando le scelte quotidiane.


Coloro che, in età adulta, facendo un bilancio esistenziale si rendono conto di non essere ancora riusciti a soddisfare quei bisogni e raggiungere quegli obiettivi e quelle mete originati in epoche più remote, saranno più portati a ridefinirli ed etichettarli come “sogni” o utopie giovanili.


La maggior parte delle persone razionalmente concorda con queste considerazioni, soprattutto nel caso in cui siano, i “sogni” degli altri ad essere giudicati. Tracce e caratteristiche di quelle persone che eravamo ieri, possiamo ritrovarcele anche in ciò che siamo oggi e con buona probabilità ricordarci della loro presenza anche in quelle che saremo un domani. Siamo liberi di credere alla realizzabilità di certi “sogni” del passato, oppure decidere di ridimensionarli per vederli realizzati almeno in parte.


Altrimenti, rendendoci conto che non siamo riusciti a concretizzarli in tutti questi anni, dopo averne analizzato profondamente i motivi, possiamo consapevolmente scegliere di accettare il fatto di rinunciarvi definitivamente potendo, in questo modo, segnare con questa fine l’inizio di una nuova fase della nostra vita.


Ogni rinuncia porta con se inevitabilmente un disagio la cui intensità e durata è variabile e dipende molto da quanto ci avevamo creduto che si realizzasse, ma soprattutto dalla mancanza di alternative da perseguire nella prospettiva di autorealizzarsi.


A favore della nostra salute emotiva e relazionale, ci impegneremo per soddisfare il bisogno di sviluppare e cercare di realizzare nuovi  e più realistici obiettivi, mete esistenziali. Siamo tutti condizionati dal nostro passato e dalle conoscenze acquisite fino a questo momento sia che ci riconosciamo come eterni sognatori, o persone che preferiscono almeno viverne una parte e scendono a compromessi, oppure che siamo capaci di ridefinire e percepire in maniera diversa le idee e i desideri che avevamo in passato alla luce dei nuovi e concreti bisogni del presente.


L’autodeterminazione dell’individuo non può prescindere dalla propria identità dai propri valori, aspettative e motivazioni che sono stati costruiti mentalmente anche grazie alle relazioni e le comunicazioni con gli altri. Il processo di maturazione che ci accompagna in tutto l’arco della vita si sostanzia, anche attraverso le “crisi” di transizione, che sono caratterizzate cognitivamente dal cambiamento di rappresentazioni mentali, di credenze, di conoscenze, di opinioni e di punti di vista.


Queste transizioni maturative sul piano emotivo possono dimostrarsi inizialmente fastidiose perché sono spesso caratterizzate da stati d’animo che valutiamo negativamente come, per esempio la delusione o lo sconforto. Più avanti, se saremo riusciti a vivere gli stati d’animo per quelli che semplicemente sono senza evitarli o negarli le “crisi” di passaggio saranno utili e opportune al miglioramento.


Anche l’elaborazione profonda dei cambiamenti cognitivi è importante per renderci  più stabili emotivamente e consapevoli del fatto di avere una rappresentazione più realistica del mondo in cui viviamo.


Nell’arco dell’esistenza, la capacità di sviluppare e mantenere la convinzione che il nostro stato di benessere, la salute emotiva e il senso di soddisfazione personale e relazionale dipendano, in buona parte, anche dai nostri atteggiamenti mentali e da cosa facciamo per realizzarli è un prerequisito dell’autorealizzazione.


L’adeguata attivazione delle risorse personali come per esempio credere in se stessi e nelle proprie capacità (senza eccessi) può aiutare a gestire al meglio la frustrazione legata agli inevitabili colpi bassi della vita. Queste capacità possono essere apprese, così come una visione forte, pienamente consapevole e responsabile della vita.


Percepirci i principali protagonisti del nostro presente può essere una buona base per darci degli obiettivi e formulare dei progetti realistici, affinché anche il benessere futuro possa realizzarsi, per noi stessi e gli altri.