Tratto da articolo pubblicato il 08.07.2008 su RIMINI DONNA, RD Editore da Rimini Comunicazione srl
scritto dal Dr.Andrea Ronconi Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo a Rimini "Tradimento stagionale "
Caro Dottore, sono una casalinga sposata da 5 anni con un ragazzo di 35, mio coetaneo. Da un 1 anno e mezzo abbiamo avuto una figlia desiderata da entrambi e bellissima.
Mio marito gestisce un bagno al mare e l’estate scorsa l’ho scoperto mentre si baciava ed abbracciava in una cabina con una giovane ragazza del nord Europa.
Io ho avuto delle complicazioni durante il parto e per questo ricordo bene di averlo rifiutato diverse volte mentre lui cercava di approcciarmi sessualmente anche diversi mesi dopo aver partorito.
Anche dopo aver tolto i punti e nonostante le rassicurazioni del ginecologo non me la sentivo di fare l’amore per paura di provare ancora dolore, i giorni senza sesso sono diventati settimane e poi mesi senza neppure accorgemene.
Lui ora mi dice che è stata solo un distrazione e che non gli capiterà mai più una esperienza simile perché dice che mi ama. Sono molto triste e arrabbiata con lui e riconosco di essere diventata gelosia marcia. Vanessa, San Marino
Gent.ma Signora, credo che non sia opportuno né utile colpevolizzarsi del fatto di aver detto “no” ai tentativi di approccio sessuale da parte di suo marito nel periodo che ha seguito la nascita di vostra figlia, anche perché, fisiologicamente la possibilità di fruire del piacere dell’amore non va d’accordo con il dolore né con il doverlo fare a tutti costi.
Per quando riguarda il presente, invece, penso che l’episodio avvenuto fra suo marito e la giovane turista non sia stato esclusivamente determinato dai continui rifiuti vissuti da parte di suo marito nel lungo periodo dopo la nascita di vostra figlia.
Le motivazioni che spingono un uomo a desiderare un'altra donna piuttosto che la propria moglie spesso non si limitano a quelle di natura istintuale e sessuale. Infatti gli studi dimostrano che sia gli uomini che le donne possono “tradire”, allo stesso modo, sia in momenti di deprivazione di sesso che in altri caratterizzati da frequente attività.
Probabilmente fra voi si sono verificate una serie di incomprensioni che, via via, vi hanno fatto erigere una distanza emotiva ed affettiva così ampia da condizionare la qualità della vostra comunicazione amorosa.
Capisco bene che ora che siamo in estate lei tema che la ragazza possa tornare in vacanza a Rimini per rincontrarsi con suo marito, nonostante i suoi tentativi a rassicurarla del contrario.
Una delle cose che lei può fare sul piano relazionale, avendo deciso di continuare a rimanere con il marito, è di cercare di riavvicinarsi a lui non solo sessualmente ma anche affettivamente, riparando gradualmente il solco creato dalla rabbia per il torto subito, il timore di non fidarsi più di lui dopo quell’episodio.
La riconquista della fiducia reciproca è un passo di fondamentale importanza per tutte le relazioni affettive, in primis quelle di coppia. Prima di tutto cerchi di affrontare, pacatamente, il discorso non tanto per saperne i particolari dello spiacevolissimo episodio che si è trovata a vivere quanto piuttosto per capirne insieme le motivazioni che hanno portato suo marito a farlo.
Poi cerchi di limitare al minimo la tendenza a controllarlo anche se istintivamente le verrebbe voglia di marcarlo stretto, perché questo comportamento avrebbe solo l’effetto di conservare la sfiducia e le paure create dopo il tradimento, mantenendo tensione e disagio nel tempo soprattutto durante i momenti della giornata in cui non siete, per vari motivi, vicini l’una all’altro.
Se le preoccupazioni legate al tradimento fossero tanto intrusive e disturbanti da deprivarle il sonno o ossessionarla per diverso tempo durante la giornata impedendole di fatto di svolgere le sue abituali attività quotidiane allora non esiti a rivolgersi da uno psicoterapeuta per migliorare la sua situazione che altrimenti sarebbe troppo stressante.
Lo specialista l’aiuterà, in tempi relativamente brevi e magari anche con qualche seduta di coppia, a ritrovare una certa serenità relazionale.
Possibilità di ricevere sostegno emotivo e realizzare consulenze a distanza, senza recarsi presso lo Studio: