Tratto da articolo pubblicato il 09.06.2008 su RIMINI DONNA, RD Editore da Rimini Comunicazione srl
scritto dal Dr.Andrea Ronconi Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo a Rimini "Innamoramento Omosessuale"
Caro Dottore, Le scrivo perché sto vivendo un momento molto triste della mia vita. Ho 36 anni e sono sposato con una bella ragazza di 26 anni, con la quale non vivo particolari conflitti. Lei è bella, dolcissima e desidera avere un figlio.Come madre sarebbe perfetta.
Il problema è che da 2 anni frequento un uomo con cui ho regolari rapporti sessuali che reputo soddisfacenti e del quale sono sicuramente innamorato.
Io non ho il coraggio di dirle niente anche se le voglio bene e qualsiasi sia la mia scelta, di dire o non dire, so che, prima o poi, potrei farle molto male psicologicamente.
Come posso comportarmi per uscire da questa strada senza uscita?
Gent.mo Signore, il problema che mi ha comunicato è complesso e molto delicato poiché coinvolge non soltanto la sua persona, i suoi affetti e il suo orientamento sessuale ma, soprattutto, una relazione sentimentale quella con sua moglie.
Da come mi ha scritto, non sembra assolutamente preoccuparsi di essersi sentito attratto sessualmente da un altro uomo, mentre è palese il suo disagio per gli effetti psicologicamente nocivi che il riconoscimento e il soddisfacimento di tale specifico bisogno hanno avuto ed avranno su sua moglie, comunicandoli.
La comunità scientifica dal 1973 ha sancito l’ufficiale esclusione dell’omosessualità e bisessualità dalle categorie diagnostiche della psicopatologia, sottolineando come l’orientamento sessuale sia “semplicemente” un atteggiamento di preferenza relazionale e sentimentale e non soltanto una scelta di natura sessuale.
E’ probabile che stia provando un senso di smarrimento e colpa legati al cambiamento avvenuto in lei e nel rapporto con sua moglie dovuto alla frequentazione di quell’uomo.
Soltanto Lei potrà responsabilizzarsi e decidere il da farsi, guardandosi dentro e chiarendosi cosa veramente desidera da un rapporto di coppia e scegliendo con chi preferisca fruire del piacere sessuale.
La forza ed il coraggio nelcomunicare eventualmente la sua scelta a sua moglie potrà attingerli focalizzando l’attenzione su ciò che veramente desidera inamore come per la sessualità.
Non sembra che abbia grandi dubbi da dipanare al riguardo mentre appare molto titubante nell’accettare l’inevitabilità della sofferenza di sua moglie quando lo verrà a sapere.
Il suo sentirsi attratto affettivamente e sessualmente da una persona del suo stesso sesso sembra non contrastare emotivamente con il suo essere e sentirsi, comunque, un maschio.
Questo significa che il problema a questo punto è di trovare il modo migliore per comunicare nella maniera più opportuna questa nuova realtà a sua moglie sapendo che comunque, dica o faccia, sua moglie attraverserà un periodo di crisi personale per il quale sarebbe auspicabile il sostegno di uno psicoterapeuta.
Credo che prima lo comunicherà a sua moglie e meno sarà il tempo della sua vita impegnato in una relazione che di fatto si è svuotata del suo significato originario essendo già da tempo arrivata al capolinea.
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