Leggere promuove il Benessere

Tratto da articolo pubblicato il 08.08.2012 su RIMINI DONNA, RD Editore da Rimini Comunicazione srl

scritto dal Dr.Andrea Ronconi Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo a Rimini "Leggere promuove il benessere"

 

Leggere libri è utile non solo per sviluppare conoscenza ma può aiutare a mantenere e promuovere stati di benessere.

 

La lettura aiuta ad ampliare la coscienza di sé a riconoscerci come siamo oggi, a ricordarci come eravamo ieri e a immaginarci come potremmo essere in futuro. L’esperienza della lettura può stimolare il chiarimento delle nostre opinioni sul mondo, su noi stessi e sulle altre persone.

 

Le nostre credenze e convinzioni su noi stessi, gli altri e il mondo, possono essere rafforzate o essere messe in discussione. Leggere, può aiutare quindi a modificare, in parte o radicalmente, i nostri punti di vista. Non è un caso, infatti, che noi psicoterapeuti possiamo prescrivere, in un certo momento della cura e con certe persone, la lettura di determinati libri.

 

La lettura di alcuni libri fa parte dello strumentario a disposizione del terapeuta e del paziente per raggiungere gli obbiettivi della psicoterapia. I testi si distinguono per le diverse modalità attraverso le quali, leggendoli, è possibile trarne dei benefici: quelli basati sull’informazione e quelli che contengono in prevalenza delle metafore.

 

Fra i volumi che sono basati più sull’informazione ricordo quelli che hanno una funzione educativa e sono stati realizzati per stimolare un apprendimento che avverrebbe in modo lineare. Il prototipo di questo genere di testi è “il manuale”. Mentre con i libri che contengono storie basate su metafore, l’apprendimento si verificherebbe in maniera più discontinua ed improvvisa, privilegiando cioè l’intuizione. Le metafore sono presenti in maniera esemplare nelle storie per bambini, sia nelle favole che nelle fiabe. Le favole sono narrazioni brevi i cui protagonisti sono animali che si comportano e parlano come gli umani. Esse si concludono pessimisticamente ed hanno fini morali e pedagogici.

 

Le fiabe invece derivano dai racconti degli uomini nell’antichità dove gli anziani raccontavano storie fantastiche durante i riti di iniziazione, come nel passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta.

 

Le fiabe rispetto alle favole hanno un lieto fine la cui funzione era quella di aiutare a superare le difficoltà della vita. Ecco perché anche per noi che siamo adulti, ogni tanto, può essere di giovamento leggere queste storie. Le metafore possiedono intrinsecamente delle potenzialità trasformative per diverse ragioni: coinvolgono e alimentano l’immaginazione, veicolano valori e principi di convivenza fra persone, lasciano intravedere punti di vista differenti, sollecitano a decidere da soli e quindi stimolano le abilità di soluzione dei problemi.

 

Tornando a un discorso più generale, leggere libri, stimola l’incontro consapevole con le dimensioni della propria attività mentale, grazie al dialogo interno che è virtualmente il luogo in cui avvengono gli scambi di informazioni, si dispiegano i pensieri intrecciandosi con le emozioni associate ai significati che attribuiamo loro.

 

Nella frenesia del vivere quotidiano, offrirci lo spazio e il tempo necessari per una buona lettura, ci riporta a vivere il nostro mondo interiore, un ritmo più ancorato alla dimensione privata del presente.

 

Come psicosessuologo e relativamente alle donne, ricordo gli effetti dei “romanzi rosa” nello stimolare lo sviluppo del desiderio o addirittura dell’eccitamento sessuale.

 

Gli uomini possono percepire simili reazioni leggendo storie d’amore più ricche di dettagli e situazioni a contenuto erotico più esplicito. Grazie ai processi automatici di identificazione con i personaggi delle storie narrate dagli autori e all’immedesimazione in quei contesti, possiamo sviluppare percorsi di fantasia che si discostano cosi tanto dalla trama originaria da cambiarne il senso e il destino di quei racconti.

 

Sembra che i romanzi d’amore e libri di narrativa siano fra quelli che stimolerebbero di più simili esperienze virtuali. Infine, leggere può essere un ottimo esercizio per imparare a pensare, parlare e scrivere meglio e a mantenere l’attenzione concentrata su un compito e un attività, quindi a contenere l’ansia e lo stress del vivere quotidiano.